L’Amor che move il sole e le altre stelle

La villa dell’imperatore Massenzio, dove le evidenze archeologiche convivono armonicamente con la biodiversità della campagna romana, si trasforma in uno spazio dove condividere anche suggestioni musicali. Il concerto dello Jubilus Ensemble desidera far assaporare all'ascoltatore le varie sfaccettature dell'amore. Innanzitutto l'amore profano, declinato in maniera scherzosa e gioconda, con frottole e villanelle di Banchieri e Arcadelt, e poi in modo molto più profondo e carnale, grazie ai madrigali di Claudio Monteverdi e Vittoria Aleotti; e poi l'amor sacro, l'estasi dei sensi e dell'unione nuziale benedetta dal Dio della tenerezza, nei mottetti tratti dal Cantico dei Cantici di Giovanni Pierluigi da Palestrina. A coronamento del tutto vi è il brano di Randal Stroope basato sull'ultimo canto dell'Inferno della Divina Commedia, a voler richiamare proprio quell'amore origine del cielo e del mondo, che "move 'l sole e l'altre stelle".

Programma conecerto: Thomas Tallis · If Ye Love Me- Jacques Arcadelt · Il bianco e dolce cigno- Cipriano de Rore · Anchor che col partire- Luca Marenzio · Dissi a l’amata mia- Claudio Monteverdi · Sfogava con le stelle- Vittoria Aleotti · T’amo mia vita- Adriano Banchieri · Capricciata & Contrappunto bestiale alla mente- Orlando Di Lasso · Matona mia cara- Pierre Passerau · Il est bel et bon- Randall Stroope · We beheld Once Again the Stars